Tuorlo d’uovo esplora il profondo legame tra musica e danza attraverso un dialogo potente e costante. Il celebre Simposio di Platone è il punto di partenza per vedere il rapporto di coppia attraverso la lente della filosofia. Compagnia Bellanda mette in scena la relazione, la dipendenza e la coesistenza di due identità separate ma in costante tensione, in una perpetua ricerca di unione e completezza. Durante un banchetto, Aristofane racconta il mito degli esseri androgini, creature originariamente complete divise a metà da Zeus. Da allora, ogni metà cerca la sua parte mancante per ritrovare l’unità perduta. Tuorlo d’uovo richiama l’immagine di un’entità centrale e vitale, il cuore di un guscio che rappresenta la protezione e la separazione, ma anche la possibilità di unione e fusione. Il tuorlo è la potenzialità nascosta di ogni relazione umana. Questa ricerca della propria metà complementare, dall’incontro all’attrazione, dalla crisi alla riconciliazione, si esprime in un crescendo emotivo grazie alla straordinaria sinergia tra musica, danza, suono e parola. L’esplorazione di sentimenti è affidata, infatti, alle parole di Daniele Tenze, cui si associano i movimenti esplorativi dei danzatori Giovanni Gava Leonarduzzi e Lia Claudia Latini. Le musiche di Fabrizio Modenese Palumbo sono arricchite dai paesaggi sonori di Maurizio Cecatto, sound designer, in dialogo con il violoncello di Julia Kent.