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22 Gennaio 2018 alle ore 20:45

Roberto Loreggian

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Variazioni Goldberg BWV 988
aria con 30 variazioni per clavicembalo a 2 tastiere

 

Il titolo di quest’opera deriva da un aneddoto: le Variazioni sarebbero state scritte per il Conte von Keyserling, ambasciatore russo a Dresda che, per rasserenare le notti insonni, chiedeva nuova musica da far eseguire al suo clavicembalista, Johann Gottlieb Goldberg. Sappiamo che non fu così ma il titolo, Variazioni Goldberg, è rimasto a indicare, insieme a L’Arte della Fuga, il vertice nella creazione di musica per strumenti a tastiera di Johann Sebastian Bach. Si tratta del brano tecnicamente più complesso di Bach: il compositore usa tutte le risorse tecnico-espressive del clavicembalo e alcune variazioni richiedono complessi incroci di mani, nello stile di Scarlatti.
Come i poeti (Virgilio, Lucrezio) e i filosofi (Aristotele, Pitagora), Bach ama il “numero” e, in particolare, considera come “suo” il numero 5: 5 è, infatti, la sintesi dei numeri corrispondenti alle lettere B-A-C-H (2 + 1 + 3 + 8 = 14, quindi 1 + 4 = 5). Le Variazioni Goldberg sono concepite come un’architettura di 30 variazioni, più l’aria ripetuta due volte, per un totale di 32 brani (3 + 2 = 5), e ogni variazione consta di 32 battute.
A eseguire le Variazioni è Roberto Loreggian, grande specialista di questo repertorio, cembalista e organista che si è esibito, come solista e con ensemble, nelle sale più prestigiose del mondo.
Suona per l’occasione una copia di un clavicembalo costruito nei primi anni del ‘700 da Michael Mietke, che costruì lo strumento su cui fu composto il Quinto Concerto Brandeburghese e i cui contatti con Bach sono storicamente documentati.

Dettagli

Data:
22 Gennaio 2018
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Variazioni Goldberg BWV 988
aria con 30 variazioni per clavicembalo a 2 tastiere

 

Il titolo di quest’opera deriva da un aneddoto: le Variazioni sarebbero state scritte per il Conte von Keyserling, ambasciatore russo a Dresda che, per rasserenare le notti insonni, chiedeva nuova musica da far eseguire al suo clavicembalista, Johann Gottlieb Goldberg. Sappiamo che non fu così ma il titolo, Variazioni Goldberg, è rimasto a indicare, insieme a L’Arte della Fuga, il vertice nella creazione di musica per strumenti a tastiera di Johann Sebastian Bach. Si tratta del brano tecnicamente più complesso di Bach: il compositore usa tutte le risorse tecnico-espressive del clavicembalo e alcune variazioni richiedono complessi incroci di mani, nello stile di Scarlatti.
Come i poeti (Virgilio, Lucrezio) e i filosofi (Aristotele, Pitagora), Bach ama il “numero” e, in particolare, considera come “suo” il numero 5: 5 è, infatti, la sintesi dei numeri corrispondenti alle lettere B-A-C-H (2 + 1 + 3 + 8 = 14, quindi 1 + 4 = 5). Le Variazioni Goldberg sono concepite come un’architettura di 30 variazioni, più l’aria ripetuta due volte, per un totale di 32 brani (3 + 2 = 5), e ogni variazione consta di 32 battute.
A eseguire le Variazioni è Roberto Loreggian, grande specialista di questo repertorio, cembalista e organista che si è esibito, come solista e con ensemble, nelle sale più prestigiose del mondo.
Suona per l’occasione una copia di un clavicembalo costruito nei primi anni del ‘700 da Michael Mietke, che costruì lo strumento su cui fu composto il Quinto Concerto Brandeburghese e i cui contatti con Bach sono storicamente documentati.

Stagione 2017-2018

Roberto Loreggian

Musica
Prevendita dal 12 gennaio (primo giorno di prevendita: solo CARD)
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Roberto Loreggian

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Variazioni Goldberg BWV 988
aria con 30 variazioni per clavicembalo a 2 tastiere

 

Il titolo di quest’opera deriva da un aneddoto: le Variazioni sarebbero state scritte per il Conte von Keyserling, ambasciatore russo a Dresda che, per rasserenare le notti insonni, chiedeva nuova musica da far eseguire al suo clavicembalista, Johann Gottlieb Goldberg. Sappiamo che non fu così ma il titolo, Variazioni Goldberg, è rimasto a indicare, insieme a L’Arte della Fuga, il vertice nella creazione di musica per strumenti a tastiera di Johann Sebastian Bach. Si tratta del brano tecnicamente più complesso di Bach: il compositore usa tutte le risorse tecnico-espressive del clavicembalo e alcune variazioni richiedono complessi incroci di mani, nello stile di Scarlatti.
Come i poeti (Virgilio, Lucrezio) e i filosofi (Aristotele, Pitagora), Bach ama il “numero” e, in particolare, considera come “suo” il numero 5: 5 è, infatti, la sintesi dei numeri corrispondenti alle lettere B-A-C-H (2 + 1 + 3 + 8 = 14, quindi 1 + 4 = 5). Le Variazioni Goldberg sono concepite come un’architettura di 30 variazioni, più l’aria ripetuta due volte, per un totale di 32 brani (3 + 2 = 5), e ogni variazione consta di 32 battute.
A eseguire le Variazioni è Roberto Loreggian, grande specialista di questo repertorio, cembalista e organista che si è esibito, come solista e con ensemble, nelle sale più prestigiose del mondo.
Suona per l’occasione una copia di un clavicembalo costruito nei primi anni del ‘700 da Michael Mietke, che costruì lo strumento su cui fu composto il Quinto Concerto Brandeburghese e i cui contatti con Bach sono storicamente documentati.

Dettagli

Data:
22 Gennaio 2018
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:

Clavicembalo

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22 Gennaio 2018 alle ore 20:45

Roberto Loreggian

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Variazioni Goldberg BWV 988
aria con 30 variazioni per clavicembalo a 2 tastiere

 

Il titolo di quest’opera deriva da un aneddoto: le Variazioni sarebbero state scritte per il Conte von Keyserling, ambasciatore russo a Dresda che, per rasserenare le notti insonni, chiedeva nuova musica da far eseguire al suo clavicembalista, Johann Gottlieb Goldberg. Sappiamo che non fu così ma il titolo, Variazioni Goldberg, è rimasto a indicare, insieme a L’Arte della Fuga, il vertice nella creazione di musica per strumenti a tastiera di Johann Sebastian Bach. Si tratta del brano tecnicamente più complesso di Bach: il compositore usa tutte le risorse tecnico-espressive del clavicembalo e alcune variazioni richiedono complessi incroci di mani, nello stile di Scarlatti.
Come i poeti (Virgilio, Lucrezio) e i filosofi (Aristotele, Pitagora), Bach ama il “numero” e, in particolare, considera come “suo” il numero 5: 5 è, infatti, la sintesi dei numeri corrispondenti alle lettere B-A-C-H (2 + 1 + 3 + 8 = 14, quindi 1 + 4 = 5). Le Variazioni Goldberg sono concepite come un’architettura di 30 variazioni, più l’aria ripetuta due volte, per un totale di 32 brani (3 + 2 = 5), e ogni variazione consta di 32 battute.
A eseguire le Variazioni è Roberto Loreggian, grande specialista di questo repertorio, cembalista e organista che si è esibito, come solista e con ensemble, nelle sale più prestigiose del mondo.
Suona per l’occasione una copia di un clavicembalo costruito nei primi anni del ‘700 da Michael Mietke, che costruì lo strumento su cui fu composto il Quinto Concerto Brandeburghese e i cui contatti con Bach sono storicamente documentati.

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Data:
22 Gennaio 2018
Ora:
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