Noûs (nus) è un antico termine greco che significa mente e dunque razionalità ma anche ispirazione e capacità creativa. È questo il nome che quattro giovani strumentisti del Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano danno nel 2011 al loro quartetto. In pochi anni il Quartetto Noûs ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, fino ai recenti (2015) Premio “Arthur Rubinstein” del Teatro La Fenice di Venezia e Premio “Piero Farulli”, nell’ambito del Premio “Franco Abbiati” della critica musicale italiana.
Importanti istituzioni musicali italiane hanno ospitato il Quartetto Noûs: la Società del Quartetto di Milano, gli Amici della Musica di Palermo, il Bologna Festival, la GOG di Genova e altre ancora. All’estero il Noûs ha suonato in Germania, Svizzera, Inghilterra, Francia, Spagna, Corea del Sud e Cina. Il programma presenta due grandi capolavori della letteratura quartettistica: il II Quartetto di Janáček, che l’autore scrisse in meno di un mese nel 1928 (l’ultimo suo anno di vita), nella fervida passione amorosa per Kamilla Stosslova (Lettere d’amore era il titolo originario, poi cambiato in Lettere intime) e il Quartetto in re minore D 810 del 1824 di Schubert, noto con il titolo “La morte e la fanciulla”, perché il tema del movimento con le variazioni deriva dal Lied omonimo D 531 su testo di Matthias Claudius. Al centro del programma il brano Come di tempeste del 2013 del giovane Daniele Ghisi (1984): un compositore formatosi alle scuole di Colla e Gervasoni, che ha già ottenuto importanti riconoscimenti in Italia e all’estero e che dal 2011 collabora con Casa Ricordi.