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7 Gennaio 2022 alle ore 20:45

Orchestra Regionale / Filarmonia Veneta / Miriam Prandi / Romolo Gessi

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Sinfonia in re maggiore n. 44 KV 81

Concerto n. 27 in si bemolle maggiore K 595
per pianoforte e orchestra

***

Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)
Concerto n. 1 in do maggiore Hob.VIIb:1
per violoncello e orchestra

 

Ancora prima che Mozart arrivasse sulla scena musicale come un bambino prodigio, Haydn era un famoso compositore. Mozart non incontrò Haydn sino al 1784, quando abitava a Vienna: divennero grandi amici e nutrirono una profonda ammirazione l’uno per l’altro.
Scriverà Haydn a Leopold, il padre di Mozart: “davanti a Dio e in tutta onestà, vi dico che vostro figlio è il più grande compositore che io conosca di persona o di nome. Egli ha buon gusto e, cosa ancora più importante, ha una profondissima  conoscenza dell’arte di comporre”.
Il Concerto in si bemolle maggiore K 595 è l’ultimo concerto di Mozart e uno dei più fortunati dell’intera sua produzione. Eseguito dallo stesso autore il 4 marzo 1791 – nove mesi prima della morte – ha una struttura cameristica perché il luogo dell’esecuzione, probabilmente un ristorante, permetteva l’utilizzo di un’orchestra con un numero ristretto di musicisti.
Il Concerto n. 1, composto da Haydn tra il 1761 e il 1765, che si credeva perduto, viene ritrovato soltanto nel 1961 al Museo Nazionale di Praga.
La prima esecuzione moderna del Concerto così riscoperto è ad opera del violoncellista Milos Sádlo nel 1962 e ottiene subito un grande successo, procurando a questa composizione un’immediata diffusione internazionale.
Miriam Prandi, nella duplice veste di pianista e violoncellista, esalterà le comuni caratteristiche dei due autori: la ricchezza di inventiva, la naturalezza, la freschezza.

Dettagli

Data:
7 Gennaio 2022
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Sinfonia in re maggiore n. 44 KV 81

Concerto n. 27 in si bemolle maggiore K 595
per pianoforte e orchestra

***

Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)
Concerto n. 1 in do maggiore Hob.VIIb:1
per violoncello e orchestra

 

Ancora prima che Mozart arrivasse sulla scena musicale come un bambino prodigio, Haydn era un famoso compositore. Mozart non incontrò Haydn sino al 1784, quando abitava a Vienna: divennero grandi amici e nutrirono una profonda ammirazione l’uno per l’altro.
Scriverà Haydn a Leopold, il padre di Mozart: “davanti a Dio e in tutta onestà, vi dico che vostro figlio è il più grande compositore che io conosca di persona o di nome. Egli ha buon gusto e, cosa ancora più importante, ha una profondissima  conoscenza dell’arte di comporre”.
Il Concerto in si bemolle maggiore K 595 è l’ultimo concerto di Mozart e uno dei più fortunati dell’intera sua produzione. Eseguito dallo stesso autore il 4 marzo 1791 – nove mesi prima della morte – ha una struttura cameristica perché il luogo dell’esecuzione, probabilmente un ristorante, permetteva l’utilizzo di un’orchestra con un numero ristretto di musicisti.
Il Concerto n. 1, composto da Haydn tra il 1761 e il 1765, che si credeva perduto, viene ritrovato soltanto nel 1961 al Museo Nazionale di Praga.
La prima esecuzione moderna del Concerto così riscoperto è ad opera del violoncellista Milos Sádlo nel 1962 e ottiene subito un grande successo, procurando a questa composizione un’immediata diffusione internazionale.
Miriam Prandi, nella duplice veste di pianista e violoncellista, esalterà le comuni caratteristiche dei due autori: la ricchezza di inventiva, la naturalezza, la freschezza.

Stagione 2021-2022

Orchestra Regionale / Filarmonia Veneta / Miriam Prandi / Romolo Gessi

Musica
Prevendita dal 3 gennaio (primo giorno di prevendita: solo CARD e abbonati)
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Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Sinfonia in re maggiore n. 44 KV 81

Concerto n. 27 in si bemolle maggiore K 595
per pianoforte e orchestra

***

Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)
Concerto n. 1 in do maggiore Hob.VIIb:1
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Ancora prima che Mozart arrivasse sulla scena musicale come un bambino prodigio, Haydn era un famoso compositore. Mozart non incontrò Haydn sino al 1784, quando abitava a Vienna: divennero grandi amici e nutrirono una profonda ammirazione l’uno per l’altro.
Scriverà Haydn a Leopold, il padre di Mozart: “davanti a Dio e in tutta onestà, vi dico che vostro figlio è il più grande compositore che io conosca di persona o di nome. Egli ha buon gusto e, cosa ancora più importante, ha una profondissima  conoscenza dell’arte di comporre”.
Il Concerto in si bemolle maggiore K 595 è l’ultimo concerto di Mozart e uno dei più fortunati dell’intera sua produzione. Eseguito dallo stesso autore il 4 marzo 1791 – nove mesi prima della morte – ha una struttura cameristica perché il luogo dell’esecuzione, probabilmente un ristorante, permetteva l’utilizzo di un’orchestra con un numero ristretto di musicisti.
Il Concerto n. 1, composto da Haydn tra il 1761 e il 1765, che si credeva perduto, viene ritrovato soltanto nel 1961 al Museo Nazionale di Praga.
La prima esecuzione moderna del Concerto così riscoperto è ad opera del violoncellista Milos Sádlo nel 1962 e ottiene subito un grande successo, procurando a questa composizione un’immediata diffusione internazionale.
Miriam Prandi, nella duplice veste di pianista e violoncellista, esalterà le comuni caratteristiche dei due autori: la ricchezza di inventiva, la naturalezza, la freschezza.

Dettagli

Data:
7 Gennaio 2022
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:

Violoncello e pianoforte - Direttore

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Orchestra Regionale / Filarmonia Veneta / Miriam Prandi / Romolo Gessi

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Sinfonia in re maggiore n. 44 KV 81

Concerto n. 27 in si bemolle maggiore K 595
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***

Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)
Concerto n. 1 in do maggiore Hob.VIIb:1
per violoncello e orchestra

 

Ancora prima che Mozart arrivasse sulla scena musicale come un bambino prodigio, Haydn era un famoso compositore. Mozart non incontrò Haydn sino al 1784, quando abitava a Vienna: divennero grandi amici e nutrirono una profonda ammirazione l’uno per l’altro.
Scriverà Haydn a Leopold, il padre di Mozart: “davanti a Dio e in tutta onestà, vi dico che vostro figlio è il più grande compositore che io conosca di persona o di nome. Egli ha buon gusto e, cosa ancora più importante, ha una profondissima  conoscenza dell’arte di comporre”.
Il Concerto in si bemolle maggiore K 595 è l’ultimo concerto di Mozart e uno dei più fortunati dell’intera sua produzione. Eseguito dallo stesso autore il 4 marzo 1791 – nove mesi prima della morte – ha una struttura cameristica perché il luogo dell’esecuzione, probabilmente un ristorante, permetteva l’utilizzo di un’orchestra con un numero ristretto di musicisti.
Il Concerto n. 1, composto da Haydn tra il 1761 e il 1765, che si credeva perduto, viene ritrovato soltanto nel 1961 al Museo Nazionale di Praga.
La prima esecuzione moderna del Concerto così riscoperto è ad opera del violoncellista Milos Sádlo nel 1962 e ottiene subito un grande successo, procurando a questa composizione un’immediata diffusione internazionale.
Miriam Prandi, nella duplice veste di pianista e violoncellista, esalterà le comuni caratteristiche dei due autori: la ricchezza di inventiva, la naturalezza, la freschezza.

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Data:
7 Gennaio 2022
Ora:
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