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21 Febbraio 2017 alle ore 20:45

Non c’è acqua più fresca

uno spettacolo di Giuseppe Battiston
drammaturgia di Renata M. Molinari
regia e spazio scenico di Alfonso Santagata
con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti
musiche originali e dal vivo di Piero Sidoti
disegno luci di Andrea Violato
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

“[…] Quelle parole così mie, quei suoni, proprio quelli di mio padre, quella lingua che si parlava a tavola, mi raccontavano quella terra di primule e temporali, di feste e sagre paesane, di vento, di corse in bicicletta a perdifiato, dell’avvicendarsi delle stagioni nel lavoro dei contadini.
Di colori, suoni e profumi. Di quello che fu la guerra e ciò che venne dopo e dopo ancora, e di me e di noi […]”. Così scrive Giuseppe Battiston, interprete fra i più sensibili della scena teatrale e cinematografica italiana, a proposito dei versi in lingua friulana di Pier Paolo Pasolini.
Autore e interprete di Non c’è acqua più fresca, Battiston (nelle foto di Luca A. d’Agostino) ci guida in un “viaggio di ritorno”, anche autobiografico, ai luoghi della sua infanzia, alla vita e al tempo evocati dalla poesia di Pasolini. “Perché la Poesia non è scissa dalla vita, ma è lì che nasce e risiede”.
Affiancato in scena dal cantautore Piero Sidoti, Battiston ci restituisce la bellezza del grande laboratorio di poesia in lingua friulana di Pasolini e il suo spessore emozionale nella nostra memoria collettiva. Un intenso “temporale” di parole e suoni che ci entra nell’anima e ci porta altrove.

Dettagli

Data:
21 Febbraio 2017
Ora:
20:45
Categorie Spettacolo:
,
Tag Spettacolo:

uno spettacolo di Giuseppe Battiston
drammaturgia di Renata M. Molinari
regia e spazio scenico di Alfonso Santagata
con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti
musiche originali e dal vivo di Piero Sidoti
disegno luci di Andrea Violato
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

“[…] Quelle parole così mie, quei suoni, proprio quelli di mio padre, quella lingua che si parlava a tavola, mi raccontavano quella terra di primule e temporali, di feste e sagre paesane, di vento, di corse in bicicletta a perdifiato, dell’avvicendarsi delle stagioni nel lavoro dei contadini.
Di colori, suoni e profumi. Di quello che fu la guerra e ciò che venne dopo e dopo ancora, e di me e di noi […]”. Così scrive Giuseppe Battiston, interprete fra i più sensibili della scena teatrale e cinematografica italiana, a proposito dei versi in lingua friulana di Pier Paolo Pasolini.
Autore e interprete di Non c’è acqua più fresca, Battiston (nelle foto di Luca A. d’Agostino) ci guida in un “viaggio di ritorno”, anche autobiografico, ai luoghi della sua infanzia, alla vita e al tempo evocati dalla poesia di Pasolini. “Perché la Poesia non è scissa dalla vita, ma è lì che nasce e risiede”.
Affiancato in scena dal cantautore Piero Sidoti, Battiston ci restituisce la bellezza del grande laboratorio di poesia in lingua friulana di Pasolini e il suo spessore emozionale nella nostra memoria collettiva. Un intenso “temporale” di parole e suoni che ci entra nell’anima e ci porta altrove.

Stagione 2016-2017

Non c’è acqua più fresca

Contrazioni / Prosa
Foto di: Luca A. d’Agostino © Phocus Agency
Durata: 1 ora e 15 minuti senza intervallo
Prevendita dall’11 febbraio (primo giorno di prevendita: solo CARD)
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21 Febbraio 2017 alle ore 20:45

Non c’è acqua più fresca

uno spettacolo di Giuseppe Battiston
drammaturgia di Renata M. Molinari
regia e spazio scenico di Alfonso Santagata
con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti
musiche originali e dal vivo di Piero Sidoti
disegno luci di Andrea Violato
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

“[…] Quelle parole così mie, quei suoni, proprio quelli di mio padre, quella lingua che si parlava a tavola, mi raccontavano quella terra di primule e temporali, di feste e sagre paesane, di vento, di corse in bicicletta a perdifiato, dell’avvicendarsi delle stagioni nel lavoro dei contadini.
Di colori, suoni e profumi. Di quello che fu la guerra e ciò che venne dopo e dopo ancora, e di me e di noi […]”. Così scrive Giuseppe Battiston, interprete fra i più sensibili della scena teatrale e cinematografica italiana, a proposito dei versi in lingua friulana di Pier Paolo Pasolini.
Autore e interprete di Non c’è acqua più fresca, Battiston (nelle foto di Luca A. d’Agostino) ci guida in un “viaggio di ritorno”, anche autobiografico, ai luoghi della sua infanzia, alla vita e al tempo evocati dalla poesia di Pasolini. “Perché la Poesia non è scissa dalla vita, ma è lì che nasce e risiede”.
Affiancato in scena dal cantautore Piero Sidoti, Battiston ci restituisce la bellezza del grande laboratorio di poesia in lingua friulana di Pasolini e il suo spessore emozionale nella nostra memoria collettiva. Un intenso “temporale” di parole e suoni che ci entra nell’anima e ci porta altrove.

Dettagli

Data:
21 Febbraio 2017
Ora:
20:45
Categorie Spettacolo:
,
Tag Spettacolo:

Volti, visioni e parole – dal Friuli di Pier Paolo Pasolini

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Non c’è acqua più fresca

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drammaturgia di Renata M. Molinari
regia e spazio scenico di Alfonso Santagata
con Giuseppe Battiston e Piero Sidoti
musiche originali e dal vivo di Piero Sidoti
disegno luci di Andrea Violato
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

“[…] Quelle parole così mie, quei suoni, proprio quelli di mio padre, quella lingua che si parlava a tavola, mi raccontavano quella terra di primule e temporali, di feste e sagre paesane, di vento, di corse in bicicletta a perdifiato, dell’avvicendarsi delle stagioni nel lavoro dei contadini.
Di colori, suoni e profumi. Di quello che fu la guerra e ciò che venne dopo e dopo ancora, e di me e di noi […]”. Così scrive Giuseppe Battiston, interprete fra i più sensibili della scena teatrale e cinematografica italiana, a proposito dei versi in lingua friulana di Pier Paolo Pasolini.
Autore e interprete di Non c’è acqua più fresca, Battiston (nelle foto di Luca A. d’Agostino) ci guida in un “viaggio di ritorno”, anche autobiografico, ai luoghi della sua infanzia, alla vita e al tempo evocati dalla poesia di Pasolini. “Perché la Poesia non è scissa dalla vita, ma è lì che nasce e risiede”.
Affiancato in scena dal cantautore Piero Sidoti, Battiston ci restituisce la bellezza del grande laboratorio di poesia in lingua friulana di Pasolini e il suo spessore emozionale nella nostra memoria collettiva. Un intenso “temporale” di parole e suoni che ci entra nell’anima e ci porta altrove.

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Data:
21 Febbraio 2017
Ora:
20:45
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,
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