Pianoforte

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Partita n. 3

Olivier Messiaen (1908 – 1992)
Vingt regards sur l’Enfant–Jésus (selezione)

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Franz Schubert (1797 – 1828)
Sonata in si bemolle maggiore D 960

La Sonata in si bemolle maggiore (1828), come ha scritto Rattalino, “è l’ultima ma, per comune consenso, è anche considerata la maggiore opera pianistica di Schubert, un culmine di perfezione estetica assoluto e splendente, tale da permettere a questa composizione di fare da… cavallo di Troia per la conquista di un mondo concertistico che delle Sonate di Schubert non voleva proprio sapere: basti dire che la eseguirono non solo tutti gli specialisti schubertiani ma anche pianisti come Backhaus o Horowitz o Rubinstein, che a Schubert riservavano un settore molto ristretto del loro repertorio”.
Per il giovane pianista berlinese Martin Helmchen oggi Schubert è al centro del repertorio.
Helmchen ha vinto nel 2001 il Concorso internazionale “Clara Haskil”, è stato borsista del Borletti Buitoni Trust nel 2005, ha conquistato il Credit Suisse Young Artist Award nel 2006 e ha partecipato al progetto BBC “New Generation Artists” fra il 2006 e il 2007.
Il programma del concerto comprende anche la Terza delle 6 Partite per clavicembalo di J. S. Bach (edite come Clavierübung op. 1 nel 1731) e una scelta dal ciclo Vingt regards sur l’Enfant–Jésus (1944) di Olivier Messiaen.