Manuel Tomadin è un artista conosciutissimo nella nostra Regione e lo è soprattutto come organista (attività per la quale ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, a diversi concorsi in Germania, Austria e Olanda).
Ma nel concerto di questa stagione Manuel Tomadin si presenta nella veste più rara di clavicembalista, con un programma diviso fra la musica tedesca e la musica italiana. Lo “Stylus fantasticus“ da un lato e “Il basso albertino e la sua cantabilità“ dall’altro.
Sono repertori nei quali Tomadin ha dato importanti contributi discografici con una ricerca originale, dedicata recentemente all’integrale delle composizioni di una figura pressoché dimenticata, quella del “dilettante” veneziano Domenico Alberti. Complice di questo interessante percorso musicale il bellissimo clavicembalo italiano di G. B. Giusti (1681) in una copia di Andrea Di Maio.