Nella grande carriera internazionale di Lilya Zilberstein (nata a Mosca, oggi titolare della cattedra di pianoforte all’Università di Vienna) il rapporto con
l’Italia ha avuto un posto speciale: il Primo Premio al Concorso “Busoni” di Bolzano (e il Premio Speciale del Pubblico) nel 1987 è la prima di queste tappe, cui seguirà nel 1998 il Premio Internazionale conferitole dall’Accademia Musicale Chigiana di Siena, dove anche insegna nei celebri corsi estivi.
La collaborazione con Claudio Abbado e l’attività discografica con lui realizzata per Deutsche Grammophon (Secondo e Terzo Concerto di Rachmaninov) ha suggellato poi il rapporto di Lilya con l’Italia. Nel programma del concerto, accanto ad opere molto note come i 6 Momenti musicali op. 94 di Schubert e la Fantasia quasi sonata “Après une lecture de Dante” di Liszt, troviamo una scelta di quattro delle 8 Novellette op. 21 di Schumann e una vera novità (anche nel repertorio di Lilya), costituita da Quelques Dances op. 26 di Chausson: è un ciclo del 1896, coevo del più celebre Poema op. 25 per violino, nel quale Chausson presenta quelle danze nobili (Sarabanda, Pavana, Forlana) che saranno ammirate da Debussy e da Ravel.