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18 Marzo 2008 alle ore 20:45
L’arte della fuga – Ramin Bahrami
Pianoforte
JOHANN SEBASTIAN BACH
(Eisenach 1685 – Lipsia 1750)
Die Kunst der Fuge, BWV 1080 (1745-1750)
1. Contrapunctus I
2. Contrapunctus II
3. Contrapunctus III
4. Contrapunctus IV
5. Contrapunctus V
6. Contrapunctus VI, a 4 in Stile francese
7. Contrapunctus VII, a 4
per Augmentationem et Diminutionem
8. Contrapunctus VIII, a 3
9. Contrapunctus IX, a 4 alla Duodecima
10. Contrapunctus X, a 4 alla Decima
11. Contrapunctus XI, a 4
12. Canon alla Ottava
13. Canon alla Duodecima
in Contrapuncto alla Quinta
14. Canon alla Decima
in Contrapuncto alla Terza
15. Canon per Augmentationem
in contrario motu
16. Contrapunctus, a 3 rectus – inversus
17. Contrapunctus, a 4 rectus – inversus
18. Fuga a 3 Soggetti
La stagione prosegue con un ulteriore importante omaggio al genio di Johann Sebastian Bach, con l’interpretazione di una delle sue pagine più monumentali, quella summa di scrittura contrappuntistica, vertice assoluto di tecnica e meraviglia nella storia della musica che è Die Kunst der Fuge. La partitura, che non riporta alcuna indicazione sull’organico, è affidata questa volta (dopo la magistrale interpretazione di Musica Antiqua Köln dello scorso 2006) alla lettura di Ramin Bahrami, trentunenne pianista iraniano, che proprio a Bach ha consacrato gran parte dei suoi studi e della sua attività concertistica. La recente incisione de L’arte della fuga (Decca, febbraio 2007) gli è valsa lusinghieri riscontri dalla critica, per quel suo personale “scomporre e ricomporre il linguaggio bachiano”, che dal modello universale di Gould trae originalissima linfa e personalità interpretativa.