Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, La mia vita raccontata male ci ricorda che, se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è costellata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali. Attingendo dal patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in una sequenza di racconti e situazioni che, inesorabilmente, costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti. Dalla prima fidanzata alle gemelle Kessler, dai mondiali di calcio all’impegno politico, dall’educazione sentimentale alla famiglia o alla paternità, dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche che inciampano in Bertolt Brecht o si intrecciano con Mara Venier: tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo. Perché la vita forse non è esattamente quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e spesso non la si vive come vorremmo, noi ma come vuole lei. In questa tessitura sorprendente si muove Claudio Bisio, accompagnato da due musicisti d’eccezione, per costruire una partitura emozionante, profonda ma anche giocosamente superficiale, personale, ideale, civile ed etica.
Incontro col pubblico DIETRO LE QUINTE
alle ore 20.00 nella cornice informale del Bar del Teatro
a cura di SARA DEL SAL, critico teatrale