Ovvero avventura teatrale di una gran donna, tre grandi e un grande libro (con tutto lo scompiglio che seguì)

di Stefano Massini
tratto dal Candido di Voltaire
regia di Sergio Fantoni
con Ottavia Piccolo, Vittorio Viviani

La Contemporanea

A duecentocinquanta anni dalla scrittura del Candido, Stefano Massini, uno dei giovani autori più promettenti della scena italiana, ha scritto un omaggio al genio di Voltaire. Protagonista, dopo il grande successo di Processo a Dio, la straordinaria Ottavia Piccolo, qui nei panni di Augustine, una donna formidabile che finisce dentro una storia mille volte più grande di lei.
Massini parte dalla devozione che l’Europa dei Lumi tributa a Voltaire per immaginare lo scompiglio generato dalla notizia che il grande filosofo stia per dare alle stampe un nuovo, pericolosissimo libretto, dove sono sbeffeggiati colleghi, Stati, Chiesa. “È in questo clima spionistico – spiega l’autore – che ho collocato il mio testo, tutto giocato su un libro che dette scandalo ancor prima di essere pubblicato”.
Da tutto ciò prende vita uno spettacolo coloratissimo, un susseguirsi di scene incalzanti e battute spietate, una commedia divertente in cui le grandi domande sono travestite da sberleffi, perché, come scrisse Voltaire, “non c’è miglior modo di pensare che farlo ridendo”.