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5 Marzo 2014 alle ore 20:45
La Capilla
I Fiamminghi a Ferrara (1450-1520)
Marnix De Cat controtenore
Tore Denys tenore
Lieven Termont baritono
Matthew Alec Gouldstone basso
Jan Van Outryve liuto
Dallo sguardo…
Ave regina caelorum
JACOB OBRECHT (1457/58 – 1505)
Recercar
MARCO DALL’AQUILA (1480 – ca. 1544)
Tmeiskin was jonck
JACOB OBRECHT
Myn hert altyt heeft verlanghen
PIERRE DE LA RUE (1452 – 1518)
HANS NEUSIEDLER (1508/09 – 1563)
… al bacio; dal bacio…
Tous les regrets
ANTOINE BRUMEL (1460 – 1513)
Je n’ay duel
ALEXANDER AGRICOLA (1457 – 1506)
Allez regretz
ALEXANDER AGRICOLA
VINCENZO CAPIROLA (1474 – post 1548)
HAYNE VAN GHISEGHEM (1445 – fra 1476 e 1497)
… all’innamoramento…
Et qui la dira dira
ALEXANDER AGRICOLA
HEINRICH ISAAC (ca. 1450 – 1517)
Lourdault, Laurdoult
LOYSET COMPÈRE (1440/1445 – 1518)
El grillo
JOSQUIN DESPREZ (ca. 1450 – 1521)
Jamais, jamais, jamais
JEAN MOUTON (1459 – 1522)
Le grand désir
LOYSET COMPÈRE
… o al gioco amoroso!
Cingari sima venit’a giocare
ADRIAN WILLAERT (1490 – 1562)
A quand’a quand’ haveva una vicina
ADRIAN WILLAERT
Volta de Spagna
FABRIZIO DENTICE (ca. 1539 – ca. 1581)
O bene mio famm’uno favore
ADRIAN WILLAERT
Madonna mia famme bon’offerta
ADRIAN WILLAERT
Ferrara (quella della dinastia degli Estensi fra fine Quattrocento ed inizio Cinquecento) primeggia fra le corti più à la page d’Europa (è il luogo, per esempio, in cui lavorano personaggi come Ludovico Ariosto). Nell’ambito della musica sono i migliori compositori/cantori della cosiddetta “scuola fiamminga” a scendere in Italia, ben accolti e ben remunerati dalle grandi corti che li considerano alla stregua di preziosi status symbol. Da Ferrara passano i più grandi nomi della polifonia transalpina del Quattrocento; come maestri di cappella al servizio di Ercole I (1471-1505) troviamo il sommo Josquin Desprez, Jacob Obrecht, Antoine Brumel fino ad arrivare poi a Willaert nel 1515 e nel 1520.
A questo repertorio si dedica, con una prestigiosa carriera concertistica e discografica, la Capilla Flamenca, un gruppo fondato dai migliori musicisti fiamminghi che ha come organico base quello di quattro voci e liuto. Un ensemble il cui nome evoca quello della Cappella di corte dell’Imperatore Carlo V che, lasciato il suo paese nel 1517, portò con sé in Spagna i suoi migliori musicisti.