Liberamente ispirato a “La grande fabbrica delle parole” di Agnès de Lestrade e “I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore” di William Joyce Nel paese dove vivono Philéas e Cybelle non si parla quasi mai: le parole vanno comprate e non tutti i bambini possono permetterselo. Così Philéas, quando s’innamora di Cybelle, non ha abbastanza denaro nel salvadanaio per dirglielo… Uno spettacolo che intreccia narrazione e danza, un racconto sull’importanza delle parole e delle storie da raccontare, in cui gli occhi e le orecchie possono immaginare mondi nuovi e provare nuove emozioni.