I due protagonisti della commedia di Neil Simon sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la vita diventando un duo famoso come “i ragazzi irresistibili”. Dopo essersi separati per insanabili incomprensioni i due sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano. Fra le decine di commedie dell’autore rappresentate a Broadway, I ragazzi irresistibili è diventata ormai un classico in forza dell’ingranaggio perfetto di battute geniali e delicata malinconia: in scena i due vecchi attori che, con le loro diverse personalità, cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per tanti anni, nel tentativo di ridare vita ad un numero comico che li ha resi famosi. Le vecchie incomprensioni però si ripresentano e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia, dando uno sguardo intriso di tenerezza per quel mondo del teatro che, quando vede i suoi protagonisti avviati sul viale del declino, mostra tutta la sua umana fragilità. Nelle mani di Orsini, Branciaroli e Popolizio il testo diviene anche un omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie, e diviene un inno al teatro e a coloro che a questo mondo assurdo e incantato votano la propria intera esistenza.