In una stanza vuota, Lady Macbeth vive la sua follia cercando di incollare i pezzi della memoria, mentre Macbeth è ossessionato dai fantasmi della sua mente. Ispirandosi alla tragedia di Shakespeare, Francesco Niccolini, Enzo Vetrano e Stefano Randisi immaginano l’estrema confessione della coppia di amanti, preda dell’orrore dei crimini che hanno commesso: «Nel nostro sogno non soltanto Macbeth non dormirà più, tutti hanno perduto il sonno. E in questo vuoto assoluto non capiremo mai chi in quel momento sta bussando nella nostra testa. Il corto circuito tra passato e presente ha mescolato le carte. Forse non c’è più una corona da conquistare ma solo un silenzio da raggiungere». i Macbeth è la cronaca di un uomo e di una donna qualunque in grado di nutrire le proprie psicosi e trasformarle in una guerra insensata contro se stessi e le vittime disgraziate che finiscono sotto il loro tiro. È la cronaca di come un’ossessione possa trasformarsi in una strage e una strage in uno spaventoso gioco di specchi, nel quale non si riesce più a capire cosa è vero e cosa riflesso,
chi è Lei e chi è Lui. Furia, sangue, incubi. Odio. Altro sangue. Lutti. Notti insonni. Mani che non torneranno pulite mai più. E poi, tutti insieme a brindare. Ma il vino è finito. Restano solo i rimpianti. Perché sì, è vero: poteva andare davvero in un altro modo.
Incontro col pubblico DIETRO LE QUINTE
alle ore 20.00 nella cornice informale del Bar del Teatro
a cura di MARIO BRANDOLIN, critico teatrale