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22 Ottobre 2021 alle ore 20:45
FVG Orchestra / Marily Santoro / Walter Fraccaro / Marco Titotto
Giuseppe Verdi (1813 – 1901)
da Oberto, Conte di S. Bonifacio
Sinfonia
da Il trovatore
Ah sì, ben mio (Walter Fraccaro, tenore)
da La traviata
Preludio
È strano… (Marily Santoro, soprano)
Sempre libera (Marily Santoro, soprano)
da Luisa Miller
Sinfonia
da La forza del destino
La vita è inferno all’infelice (Walter Fraccaro, tenore)
Pace mio Dio (Marily Santoro, soprano)
da Attila
Preludio
da Otello
Già nella notte densa (Marily Santoro, soprano / Walter Fraccaro, tenore)
da Nabucco
Sinfonia
“Una delle maggiori sventure che potessero accadere al nostro Paese è accaduta: Giuseppe Verdi è morto”. Così attaccava l’articolo del Corriere della Sera di lunedì 28 gennaio 1901 che annunciava la dipartita, nella notte, del Maestro, 120 anni fa.
Nato a Roncole di Busseto il 10 ottobre del 1813, Giuseppe Fortunino Francesco Verdi attraversò il XIX secolo da protagonista sia nel mondo musicale, subentrando a Rossini, Bellini e Donizetti, che in quello politico, simpatizzando per il movimento risorgimentale e divenendo un simbolo dell’unità del Paese.
Ecco perché, un mese dopo la sua morte, una solenne e sterminata processione – si calcolarono 300.000 persone – attraversò Milano accompagnando le sue spoglie con le note del Va’, pensiero. Con questo concerto intendiamo ripercorrere la lunga carriera del “cigno” di Busseto – soprannome attribuitogli per l’eleganza e la delicatezza del suo stile musicale – iniziando proprio da quel Oberto, Conte di San Bonifacio che lo vide debuttare alla Scala nel 1839: la prima di 28 opere grazie alle quali verrà universalmente riconosciuto come uno dei più grandi operisti di ogni tempo.