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28 Gennaio 2016 alle ore 20:45
Ensemble Scherzi Musicali / Nicolas Achten
Baritono, chitarrone, maestro di concerto
Patrizio Germone violino
Eriko Semba lirone
Simon Linné chitarrone
Il pianto di Orfeo
Il mito di Orfeo nell’Italia del Seicento
Prologo
Luigi Rossi (1598 – 1653)
Sinfonia
Tarquinio Merula (1595 – 1665)
Foll’è ben che si crede
Gli amori d’Orfeo ed Euridice
Emilio de’ Caval ieri (1550 – 1602)
Aria di Firenze
Giulio Caccini (1550 – 1618)
Antri ch’a miei lamenti
Luigi Rossi
All’imperio d’amor
Claudio Monteverdi (1567 – 1643)
Rosa del ciel
Luigi Rossi
Mio ben teco il tormento
Claudio Monteverdi
Vi ricorda o boschi ombrosi
La morte d’Euridice
Girolamo Kapsberger (1580 – 1661)
Sinfonia 9
Claudio Monteverdi
Tu se’ morta
Giulio Caccini
Aria di romanesca
Giulio Caccini
Non piango
Jacopo Peri (1561 – 1633)
Non piango
Giulio Caccini
Aria di romanesca
***
Lagrimate al mio pianto, Ombre d’inferno
Giulio Caccini
Movetevi à pietà
Giulio Caccini
Funeste piagge
Andrea Falcon ieri (1585 – 1656)
La suave Melodia
Jacopo Peri (1561 – 1633)
Funeste piagge
Luigi Rossi
Les pleurs d’Orphée aillant perdu sa femme
Epilogo
Stefano Landi (1587 – 1639)
Muove Orfeo l’empia dite
Luigi Rossi
Lasciate averno
Il mito di Orfeo, che con la potenza del suo canto ammansisce le belve e vince la morte, ha ispirato molti compositori italiani del Seicento e la frequenza di questo mito è la testimonianza del suo valore simbolico e fondante, proprio nel momento in cui si sta creando un nuovo linguaggio musicale capace di rappresentare e muovere gli affetti. Un mito che è ripercorso dall’ensemble belga Scherzi Musicali (premiato a Chimay nel 2006), che ha in Nicolas Achten (voce, cembalista, arpista, liutista e maestro di concerto) il suo animatore. Achten è stato nominato “artista classico dell’anno 2009“ (Ottavo Music Prize) e premiato nello stesso anno come “giovane musicista dell’anno” dall’Unione nazionale della stampa musicale belga. Dal 2012 il gruppo incide per l’etichetta Alpha (Purcell, Monteverdi Il pianto di Orfeo e altro).
Il concerto è dedicato a Franco Rocco, che ricordiamo tutti come appassionato ascoltatore, amante della musica antica (che anche praticava alla viola da gamba) ed entusiasta animatore come vicepresidente dell’Associazione culturale “Per il Teatro di Monfalcone”.