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20 Dicembre 2006 alle ore 20:45
Coro della Radio svedese – Tōnu Kaljuste
JOHANN SEBASTIAN BACH
(Eisenach, 1685 – Leipzig, 1750)
Lobet den Herrn, alle Heinen
Mottetto BWV 230
ARVO PÄRT (Paide, 1935)
Dopo la vittoria
GIOVANNI GABRIELI
(Venezia, 1557 ca. – 1612)
O Magnum Mysterium
FRANCIS POULENC
(Paris, 1899 – 1963)
da “Quatre motets pour le temps
de Noël”
– Quem vidistis pastores dicite, n. II
– Hodie Christus natus est, n. IV
MICHAEL PRAETORIUS
(Kreuzburg, Turingia, 1571 – Wolfenbüttel 1621)
JAN SANDSTRÖM
(Wilhelmina, Lapland, 1954)
Es ist ein Ros entsprungen
FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY (Hamburg, 1809 – Leipzig, 1847)
Ehre sei Gott in der Höhe
SERGEJ RACHMANINOV
(Oneg, Novgorod 1873 – Beverly Hills, California, 1943)
Dai Vespri op. 37
Priidite, Poklonimsya
(Lasciaci venerare)
Blagoslovi, dushe moya
(Loda il Signore, anima mia)
Blazhen muzh (Beatus vir)
Svete Tikhii (O luce santa)
Nyny otpushchayeshi (Nunc dimitis)
Bogoritse Devo (Ave Maria)
Shestopsalmie (I sei Salmi)
Khvalite imya gospodne
(Laudate Dominum)
Blagosloven esi, gospodi
(Tu sia benedetto, Signore)
Voskreseniye khristovo videvshe
(Inno della Resurrezione)
Velichit dusha moya gospoda
(Magnificat)
Formato da 32 cantanti professionisti e attivo dal 1960, il Coro della Radio svedese è tra le migliori formazioni corali a cappella del mondo. Tra le tante presenze internazionali, vanta molte collaborazioni con Claudio Abbado e i Berliner Philarmoniker e numerosi concerti ed incisioni sotto la direzione di Riccardo Muti. Il Coro della Radio svedese spazia da sempre dal repertorio barocco alla musica nordeuropea contemporanea; da quando negli anni Novanta instaura le sue prime collaborazioni con Tōnu Kaljuste, riconosciuto musicista estone attualmente principale direttore ospite della formazione svedese, le scelte interpretative del Coro si estendono anche alle realtà musicali dell’Europa dell’est.
Di grande fascino il programma proposto a Monfalcone, che spazia dai doppi cori di Giovanni Gabrieli alla poetica contemporanea di Arvo Pärt, per lasciare spazio ad una seconda parte interamente dedicata ai meravigliosi Vespri di Rachmaninov: una polifonia assieme semplice e densa che racchiude nel canto corale la gioia intensa e profonda cantata dalla fede.