scritto e diretto da Vincenzo Salemme
con Vincenzo Salemme

Chi è di scena / Diana Or.I.S.

Vincenzo Salemme, particolarmente attento alle relazioni familiari, parte da un luogo comune per stravolgerlo, mettendo in scena un problema molto italiano: la volontà di non procreare.
In Bello di papà, rielaborazione riveduta e ampliata di un suo canovaccio del 1996, prende vita la vicenda, simbolo di quella di molte coppie, di Antonio, affermato dentista cinquantenne eternamente fidanzato con Marina e determinato a non compromettere uno status quo ideale con la nascita di un figlio. Ecco allora pronto uno stratagemma. Come convincere uno scapolo, un Peter Pan refrattario ai bambini, a cambiare idea? Semplice: con la simulazione, con il gioco, con l’equivoco.
Come nel suo stile, Salemme costruisce una commedia dolce amara in cui i ruoli vengono sovvertiti e che, attraverso una girandola di gag e colpi di scena, così numerosi da scaturire come in un gioco di scatole cinesi, accompagna il pubblico ad un finale inatteso.