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26 Ottobre 2017 alle ore 20:45
Angela Hewitt
J. S. Bach
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Partita n. 3 in la minore BWV 827
Partita n. 5 in sol maggiore BWV 829
***
Suite in la maggiore BWV 832
Partita n. 6 in mi minore BWV 830
“Il mio viaggio con Bach è iniziato il giorno in cui sono nata, se non prima. Che fortuna ho avuto ad avere un padre organista, che suonava le più grandi opere per organo con grande passione, intelligenza e una certa vena drammatica! Mi ricordo che da bambina trattenevo il fiato durante la Fantasia e Fuga in sol minore, la Passacaglia in do minore, sapendo che ci sarebbe stato uno splendido finale.
[…] Ho ballato Bach, ho cantato Bach, l’ho suonato sul violino, l’ho provato sul clavicembalo… E alla fine ho utilizzato tutta questa esperienza per suonare la sua musica al pianoforte. […]
A diciassette anni ho partecipato per la prima volta al Bach Competition, a Washington, eseguendo le Variazioni Goldberg. […] Anche la mia prima competizione europea era dedicata a Bach, questa volta a Lipsia, e mi ha dato la possibilità di vedere dove ha vissuto e lavorato per tanto tempo, e di visitare la sua tomba nella Chiesa di San Tommaso. Poi nel 1985, nel 300° anniversario della nascita di Bach, ho vinto il primo premio al Toronto International Bach Piano Competition, e così è decollata la mia carriera internazionale, basata su Bach.
Non mi ha mai preoccupato l’essere associata così strettamente alla sua musica. Come poteva? Non c’è musica più grande del Clavicembalo ben temperato, delle sue Suite, delle Goldberg, delle Toccate, delle “facili” Invenzioni e Sinfonie.
L’offerta di Hyperion Records, nel 1994, di registrare tutte le sue opere per tastiera ha dato alla mia carriera uno scopo e una direzione e mi ha regalato grandissime soddisfazioni.”
(da: Angela Hewitt, “Bach Odyssey”, www.angelahewitt.com)