Il solstizio d’inverno è la notte più buia e lunga dell’anno, un lungo tramonto dove pare che il buio abbia vinto per sempre. Un’antica leggenda narra che fu proprio in questa notte che il Santo cavaliere sconfisse il drago, ed è in una notte come questa che è ambientata la storia narrata in Aquile randagie – credere disobbedire resistere, storia vera, avvenuta in una lunga notte dell’umanità dove le tenebre sembravano vincere e dove i cavalieri lottavano contro il drago perché la luce tornasse al mondo. 9 aprile 1928, Mussolini firma il decreto 696 di modifica alla legge sull’Opera Nazionale Balilla e dichiara la soppressione totale dello scautismo in Italia. A Milano, una manciata di giovani scout decide di disobbedire a una legge che sente ingiusta e inizia un lungo periodo di attività clandestina, una vera e propria resistenza giovanile. L’avventura, non priva di rischi e lunga 17 anni, porterà il gruppo a mantenere accesa la fiamma dello scautismo in Italia fino alla Liberazione e li farà diventare giovani uomini di pace: dopo l’8 settembre 1943 diventeranno promotori di un gruppo di soccorso per ricercati ebrei, prigionieri politici e renitenti alla leva, che sotto il nome di OSCAR, salveranno migliaia di persone dalle grinfie del drago del Nazifascismo. Una storia vera, una storia semplice e coinvolgente, una storia di ragazzi che quando tutto sembrava perduto hanno deciso di non abbassare la testa di fronte al drago e ai suoi artigli.
Incontro col pubblico DIETRO LE QUINTE
alle ore 20.00 nella cornice informale del Bar del Teatro
a cura di PAOLO QUAZZOLO, docente di Storia del Teatro all’Università di Trieste