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26 Novembre 2021 alle ore 20:45
Giuseppe Andaloro
Luca Marenzio (1553 – 1599)
Così nel mio parlar voglio esser aspro*
Luzzasco Luzzaschi (1545 – 1607)
Quivi sospiri*
Pëtr Ilič Čajkovskij (1840 – 1893)
Francesca da Rimini*
Sergej Vasil’evic Rachmaninov (1873 – 1943)
da Francesca da Rimini
O ne rydai, mai Paolo*
Hans von Bülow (1830 – 1894) – Franz Liszt (1811 – 1886)
Sonetto di Dante “Tanto gentile e tanto onesta”, S. 479
Ermanno Wolf-Ferrari (1876 – 1948)
da Vita Nuova
Sonetto n. 10*
Franz Liszt
Après une lecture du Dante – Sonata quasi Fantasia
* Trascrizioni di Giuseppe Andaloro
Il fermento culturale del Rinascimento, con la sua polifonia vocale, ha saputo interpretare al meglio l’espressività delle composizioni di Dante Alighieri. Il programma dedicato alle celebrazioni del Sommo Poeta inizia infatti con due madrigali musicati su suoi sonetti: il primo di Luca Marenzio, il più acclamato autore di madrigali del suo tempo, e il secondo del contemporaneo Luzzasco Luzzaschi.
La passione di Francesca da Rimini e Paolo Malatesta trova il suo apice espressivo nel romanticismo di Čajkovskij e Rachmaninov.
Del primo spicca il carattere visionario della fantasia per orchestra, cifra che gli valse l’immediato successo; della più ambiziosa opera in un atto di Rachmaninov, Giuseppe Andaloro esegue la trascrizione dell’aria per soprano.
La celebre Dante Sonata di Liszt, ispirata alla lettura della Divina Commedia, ci traghetta al novecentesco Ermanno Wolf-Ferrari e va a chiudere un percorso tra XVI e XX secolo di composizioni ispirate all’opera dell’Alighieri.
Andaloro, palermitano, classe 1982, è fra i pianisti più apprezzati della sua generazione. Spaziando dal repertorio rinascimentale alla musica moderna e contemporanea, suona al fianco di rinomate orchestre e grandi direttori.