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22 Novembre 2019 alle ore 20:45
Odhecaton
FIRENZE 1469, IMAGO VIRGINIS
Anonimo
Lauda di Nostra Donna a 2
Agnolo Poliziano (1454 – 1494)
O trionfante sopra ogni altra bella
(rispetto XXVII, aria per strambotti)
MILANO 1482, ACADEMIA LEONARDI VINCI
Gaspar van Weerbecke (ca 1445 – post 1516)
Ave, stella matutina
Christi mater, ave
Giovanni Ambrogio Dalza (fl. 1508)
Tastar de Corde e Ricercareper liuto
Gasparo Visconti (1461 – 1499)
Nel tempo de la guerra sarà un Julio
(a Ludovico il Moro, aria per ottave)
E a Milano che si fa? (aria per ottave)
Franchino Gaffurio (1451 – 1522)
Adoramus te, Christe
Bernardo Bellincioni (1452 – 1492)
Di che ti adiri? (sonetto “Sopra il ritratto di Madonna Cecilia, qual fece Leonardo”)
MANTOVA 1499, ISABELLA D’ESTE
Johannes Martini (1430/40 – 1497)
Fortuna desperata (ms. Roma, Casanatense 2856, omaggio a Isabella d’Este)
Bartolomeo Tromboncino (ca 1470 – post 1535)
Poi che’l ciel contrario e adverso
Giovanni Ambrogio Dalza
Poi che’l ciel contrario e adverso per liuto
Marco Cara (ca 1470 – 1525)
O mia cieca e dura sorte
Dolce mal, dolce guerra
(“aer de capitoli”, testo di P. Bembo)
DE DIVINA PROPORTIONE
Josquin Desprez (ca 1450 – 1521)
Ut Phoebi radiis
Salve Reginaa 5
VENEZIA, 1500
Vincenzo Capirola (1474 – post 1548)
Padoana, ala francese bella, e aierosaper liuto
Anonimo
El piove? Mo lassa piovere!
Bartolomeo Tromboncino
Ala guerra, ala guerra
Hor che’l ciel e la terra
(“aer de sonetti”, testo di F. Petrarca)
URBINO 1502, CESARE BORGIA
Filippo de Lurano (ca 1470 – ca 1520)
Donna contro la mia voglia
(“Questa canzone era la favorita del duca Valentino”)
ROMA, 1514
Giovanni Ambrogio Dalza
Ricercare
Calata alla Spagnolaper liuto
Michele Pesenti (ca 1470 – post 1524)
O Dio che la brunetta mia
Dal lecto me levava
AMBOISE, 1517
Jean Mouton (ca 1459 – 1522)
Nesciens Matera 8
Come molti altri pittori e scultori del Rinascimento, Leonardo da Vinci fu un eccellente musicista, noto ai suoi contemporanei per il suo eccezionale talento d’interprete.
Cantava versi improvvisati e si accompagnava con la lira da braccio, uno strumento presente in Italia fra 1450 e 1550. La pratica del canto monodico accompagnato con la lira da braccio era una moda che attraversava ambiti sociali molto diversi, dalle popolari piazze alle corti principesche.
Il programma del concerto esplora il mondo musicale di Leonardo, mostrando sia la pratica da lui stesso esercitata sia quella dei contesti frequentati da Leonardo a Firenze, quando lavorava nella bottega del Verrocchio e per Lorenzo il Magnifico, a Milano, nell’ambito dell’Accademia Leonardi Vinci e della corte di Ludovico il Moro, e poi negli anni di viaggio fra Mantova, Venezia, Firenze, Roma e infine Amboise, in Francia.
Il programma prevede aeri per cantare ottave, capitoli e sonetti, brani per liuto e altri strumenti, composizioni polifoniche (mottetti e frottole) di autori italiani, fiamminghi e francesi che sono stati in relazione con Leonardo o che hanno animato la vita musicale dei centri in cui visse o transitò nel corso della sua vita.