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21 Gennaio 2015 alle ore 20:45
/ 22 Gennaio 2015 alle ore 20:45

Il visitatore

di Éric-Emmanuel Schmitt
traduzione e adattamento di Valerio Binasco
regia di Valerio Binasco
con Alessandro Haber e Alessio Boni
e con Nicoletta Robello Bracciforti,
Alessandro Tedeschi
musiche di Arturo Annecchino
scene di Carlo De Marino
costumi di Sandra Cardini
Goldenart Production

Aprile 1938: l’Austria è stata da poco annessa al Terzo Reich e a Vienna, occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. Nel suo studio di Berggasse 19, Sigmund Freud attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo, quando dalla finestra spunta un inaspettato visitatore: un pazzo che dice di essere Dio, o forse Dio, che gioca a sembrare un pazzo…
L’inquietante ospite è intenzionato a intavolare un dialogo sui massimi sistemi e il famoso psicanalista, infastidito e curioso al contempo, si lascia trascinare nella discussione.
Mentre sullo sfondo si consuma la sanguinaria tragedia del nazismo (opera di questo visitatore, che dice di essere Dio, o opera dell’uomo?), i due conversano alternando domande cruciali a osservazioni brillanti, dubbi esistenziali a esilaranti battute.
Dopo il grande successo di Art, Alessandro Haber e Alessio Boni tornano sulle scene con una commedia che conquista per intelligenza e leggerezza. Perfetti nei loro ruoli, immersi nella fragile umanità dei loro personaggi, danno vita a un’incredibile pièce dolce e commovente, che induce al sorriso e alla riflessione.

Dettagli

Inizio:
21 Gennaio 2015 alle ore 20:45
Fine:
22 Gennaio 2015 alle ore 20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:

di Éric-Emmanuel Schmitt
traduzione e adattamento di Valerio Binasco
regia di Valerio Binasco
con Alessandro Haber e Alessio Boni
e con Nicoletta Robello Bracciforti,
Alessandro Tedeschi
musiche di Arturo Annecchino
scene di Carlo De Marino
costumi di Sandra Cardini
Goldenart Production

Aprile 1938: l’Austria è stata da poco annessa al Terzo Reich e a Vienna, occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. Nel suo studio di Berggasse 19, Sigmund Freud attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo, quando dalla finestra spunta un inaspettato visitatore: un pazzo che dice di essere Dio, o forse Dio, che gioca a sembrare un pazzo…
L’inquietante ospite è intenzionato a intavolare un dialogo sui massimi sistemi e il famoso psicanalista, infastidito e curioso al contempo, si lascia trascinare nella discussione.
Mentre sullo sfondo si consuma la sanguinaria tragedia del nazismo (opera di questo visitatore, che dice di essere Dio, o opera dell’uomo?), i due conversano alternando domande cruciali a osservazioni brillanti, dubbi esistenziali a esilaranti battute.
Dopo il grande successo di Art, Alessandro Haber e Alessio Boni tornano sulle scene con una commedia che conquista per intelligenza e leggerezza. Perfetti nei loro ruoli, immersi nella fragile umanità dei loro personaggi, danno vita a un’incredibile pièce dolce e commovente, che induce al sorriso e alla riflessione.

Stagione 2014-2015

Il visitatore

Prosa
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/ 22 Gennaio 2015 alle ore 20:45

Il visitatore

di Éric-Emmanuel Schmitt
traduzione e adattamento di Valerio Binasco
regia di Valerio Binasco
con Alessandro Haber e Alessio Boni
e con Nicoletta Robello Bracciforti,
Alessandro Tedeschi
musiche di Arturo Annecchino
scene di Carlo De Marino
costumi di Sandra Cardini
Goldenart Production

Aprile 1938: l’Austria è stata da poco annessa al Terzo Reich e a Vienna, occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. Nel suo studio di Berggasse 19, Sigmund Freud attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo, quando dalla finestra spunta un inaspettato visitatore: un pazzo che dice di essere Dio, o forse Dio, che gioca a sembrare un pazzo…
L’inquietante ospite è intenzionato a intavolare un dialogo sui massimi sistemi e il famoso psicanalista, infastidito e curioso al contempo, si lascia trascinare nella discussione.
Mentre sullo sfondo si consuma la sanguinaria tragedia del nazismo (opera di questo visitatore, che dice di essere Dio, o opera dell’uomo?), i due conversano alternando domande cruciali a osservazioni brillanti, dubbi esistenziali a esilaranti battute.
Dopo il grande successo di Art, Alessandro Haber e Alessio Boni tornano sulle scene con una commedia che conquista per intelligenza e leggerezza. Perfetti nei loro ruoli, immersi nella fragile umanità dei loro personaggi, danno vita a un’incredibile pièce dolce e commovente, che induce al sorriso e alla riflessione.

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Il visitatore

di Éric-Emmanuel Schmitt
traduzione e adattamento di Valerio Binasco
regia di Valerio Binasco
con Alessandro Haber e Alessio Boni
e con Nicoletta Robello Bracciforti,
Alessandro Tedeschi
musiche di Arturo Annecchino
scene di Carlo De Marino
costumi di Sandra Cardini
Goldenart Production

Aprile 1938: l’Austria è stata da poco annessa al Terzo Reich e a Vienna, occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. Nel suo studio di Berggasse 19, Sigmund Freud attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo, quando dalla finestra spunta un inaspettato visitatore: un pazzo che dice di essere Dio, o forse Dio, che gioca a sembrare un pazzo…
L’inquietante ospite è intenzionato a intavolare un dialogo sui massimi sistemi e il famoso psicanalista, infastidito e curioso al contempo, si lascia trascinare nella discussione.
Mentre sullo sfondo si consuma la sanguinaria tragedia del nazismo (opera di questo visitatore, che dice di essere Dio, o opera dell’uomo?), i due conversano alternando domande cruciali a osservazioni brillanti, dubbi esistenziali a esilaranti battute.
Dopo il grande successo di Art, Alessandro Haber e Alessio Boni tornano sulle scene con una commedia che conquista per intelligenza e leggerezza. Perfetti nei loro ruoli, immersi nella fragile umanità dei loro personaggi, danno vita a un’incredibile pièce dolce e commovente, che induce al sorriso e alla riflessione.

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Inizio:
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Fine:
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