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7 Febbraio 2013 alle ore 20:45
Michele Campanella
Pianoforte
Claude Debussy (1862 – 1918)
Suite Bergamasque
César Franck (1822 – 1890)
Preludio, Corale e Fuga
Modest Musorgskij (1839 – 1881)
Quadri di una esposizione
Allievo di Vincenzo Vitale al Conservatorio di Napoli, Michele Campanella si affermò nel 1966 al Concorso “Casella” e da allora ha intrapreso una prestigiosa carriera internazionale ricca di riconoscimenti; fra questi il “Grand Prix du Disque” negli anni 1976, 1977 e 1998, la Medaglia ai “Meriti Lisztiani” del Ministero della Cultura ungherese nel 1988, il Premio della “American Liszt Society” nel 2002.
In oltre quaranta anni di attività, Campanella ha affrontato molte fra le principali pagine della letteratura pianistica, affidate anche ad una vasta discografia per etichette come Philips, Emi, Foné, Fonit Cetra, Nuova Era ed altre. Ha recentemente pubblicato per Bompiani, in occasione delle celebrazioni per Liszt, il volume “Il mio Liszt”, al quale ha affidato le sue considerazioni di interprete.
Per il suo “debutto” monfalconese Campanella ha scelto tre grandi, diverse pagine della letteratura per pianoforte: la Suite Bergamasque che Debussy compose fra il 1880 ed il 1905 (con il notissimo Clair de lune); il Preludio, Corale e Fuga di Franck del 1884 (certamente la composizione per pianoforte più importante dell’autore, nella quale trovano sintesi l’aspirazione alla forma ciclica, la suggestione delle sonorità organistiche e l’influenza di Liszt e Wagner); e in chiusura i Quadri di una esposizione nei quali Musorgskij nel 1874 evocò la memoria dei quadri dell’amico pittore Viktor Hartmann.