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14 Ottobre 2011 alle ore 20:45
Orchestra da Camera di Mantova / Alexander Lonquich
Direttore e pianoforte
Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Concerto n. 2 op.19
per pianoforte e orchestra
Franz Schubert (1797 – 1828)
Sinfonia n. 5 D 485
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Concerto n. 27 K 595
per pianoforte e orchestra
Un programma dedicato al “classicismo viennese” per il primo concerto a Monfalcone dell’Orchestra da Camera di Mantova (attualmente una delle migliori orchestre da camera italiane ed europee) ed il ritorno di Alexander Lonquich, che nel frattempo, dal 1998, ha maturato una significativa esperienza musicale anche come direttore (con l’Orchestra da Camera di Mantova in primis ma anche con la Camerata Salzburg, l’Orchestra della RAI di Torino e molte altre prestigiose formazioni orchestrali).
Due concerti per pianoforte e orchestra: il “secondo” di Beethoven (in realtà cronologicamente è il primo) e “l’ultimo” di Mozart, il n. 27 K 595; l’ultimo di un genere che Mozart amò moltissimo e a cui dà l’addio di fronte all’abbandono del pubblico viennese e al mutamento del suo gusto. Il 4 marzo 1791 Mozart lo suona nella sala del “rosticciere di corte” Jahn, in una accademia condivisa con il clarinettista Joseph Bähr.
Fra i due concerti un gioiello del giovane Schubert: la Sinfonia n. 5 del 1816. Dire che è mozartiana non è affatto diminutivo, al contrario è un omaggio prezioso al grande compositore.