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18 Febbraio 2011 alle ore 20:45

Ensemble Italiano di Sassofoni

Federico Mondelci sassofono soprano
Marco Gerboni sassofono contralto
Mario Marzi sassofono tenore
Massimo Mazzoni sassofono baritono

Jean Françaix (1912 – 1997)
Petit Quatuor
Henri Pousseur (1929 – 2009)
Vue sur les Jardins interdits
Salvatore Sciarrino (1947)
Pagine (da Gesualdo, Mozart, Porter, Scarlatti)

Michael Nyman (1944)
Song for Tony
Philip Glass (1937)
Suite da Quartetto

Il sassofono – lo strumento che Adolphe Sax inventò nel 1840 a Bruxelles – ha trovato solo nel Novecento un crescente impegno nella musica colta. Prima, nonostante gli entusiasmi suscitati a Parigi (Berlioz, Spontini, Meyerbeer e altri), aveva avuto uno sviluppo soprattutto nella musica militare, in quella da ballo e nel jazz.
Per far conoscere la letteratura più significativa di questo strumento, quattro fra i migliori sassofonisti italiani hanno costituito nel 1982 l’Ensemble Italiano di Sassofoni.
“Il quartetto di sassofoni – ha scritto Salvatore Sciarrino – è una formazione incredibilmente omogenea fra tutte e duttile, nata oltre cent’anni fa, tuttavia di rado impiegata al di fuori del jazz e dunque ancora da esplorare”. A questa esplorazione sono dedicate le pagine che Sciarrino stesso ha scelto in un’antologia aperta su secoli e generi diversi e che sarà interessante ascoltare accanto a quelle del giovane Françaix (1932), di Pousseur (un maestro, con Stockhausen, Berio e Maderna, dell’avanguardia europea negli anni ’50) e alle più recenti composizioni di Nyman e Glass.

Dettagli

Data:
18 Febbraio 2011
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:

Federico Mondelci sassofono soprano
Marco Gerboni sassofono contralto
Mario Marzi sassofono tenore
Massimo Mazzoni sassofono baritono

Jean Françaix (1912 – 1997)
Petit Quatuor
Henri Pousseur (1929 – 2009)
Vue sur les Jardins interdits
Salvatore Sciarrino (1947)
Pagine (da Gesualdo, Mozart, Porter, Scarlatti)

Michael Nyman (1944)
Song for Tony
Philip Glass (1937)
Suite da Quartetto

Il sassofono – lo strumento che Adolphe Sax inventò nel 1840 a Bruxelles – ha trovato solo nel Novecento un crescente impegno nella musica colta. Prima, nonostante gli entusiasmi suscitati a Parigi (Berlioz, Spontini, Meyerbeer e altri), aveva avuto uno sviluppo soprattutto nella musica militare, in quella da ballo e nel jazz.
Per far conoscere la letteratura più significativa di questo strumento, quattro fra i migliori sassofonisti italiani hanno costituito nel 1982 l’Ensemble Italiano di Sassofoni.
“Il quartetto di sassofoni – ha scritto Salvatore Sciarrino – è una formazione incredibilmente omogenea fra tutte e duttile, nata oltre cent’anni fa, tuttavia di rado impiegata al di fuori del jazz e dunque ancora da esplorare”. A questa esplorazione sono dedicate le pagine che Sciarrino stesso ha scelto in un’antologia aperta su secoli e generi diversi e che sarà interessante ascoltare accanto a quelle del giovane Françaix (1932), di Pousseur (un maestro, con Stockhausen, Berio e Maderna, dell’avanguardia europea negli anni ’50) e alle più recenti composizioni di Nyman e Glass.

Stagione 2010-2011

Ensemble Italiano di Sassofoni

Musica
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Marco Gerboni sassofono contralto
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Jean Françaix (1912 – 1997)
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Henri Pousseur (1929 – 2009)
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Salvatore Sciarrino (1947)
Pagine (da Gesualdo, Mozart, Porter, Scarlatti)

Michael Nyman (1944)
Song for Tony
Philip Glass (1937)
Suite da Quartetto

Il sassofono – lo strumento che Adolphe Sax inventò nel 1840 a Bruxelles – ha trovato solo nel Novecento un crescente impegno nella musica colta. Prima, nonostante gli entusiasmi suscitati a Parigi (Berlioz, Spontini, Meyerbeer e altri), aveva avuto uno sviluppo soprattutto nella musica militare, in quella da ballo e nel jazz.
Per far conoscere la letteratura più significativa di questo strumento, quattro fra i migliori sassofonisti italiani hanno costituito nel 1982 l’Ensemble Italiano di Sassofoni.
“Il quartetto di sassofoni – ha scritto Salvatore Sciarrino – è una formazione incredibilmente omogenea fra tutte e duttile, nata oltre cent’anni fa, tuttavia di rado impiegata al di fuori del jazz e dunque ancora da esplorare”. A questa esplorazione sono dedicate le pagine che Sciarrino stesso ha scelto in un’antologia aperta su secoli e generi diversi e che sarà interessante ascoltare accanto a quelle del giovane Françaix (1932), di Pousseur (un maestro, con Stockhausen, Berio e Maderna, dell’avanguardia europea negli anni ’50) e alle più recenti composizioni di Nyman e Glass.

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Federico Mondelci sassofono soprano
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Massimo Mazzoni sassofono baritono

Jean Françaix (1912 – 1997)
Petit Quatuor
Henri Pousseur (1929 – 2009)
Vue sur les Jardins interdits
Salvatore Sciarrino (1947)
Pagine (da Gesualdo, Mozart, Porter, Scarlatti)

Michael Nyman (1944)
Song for Tony
Philip Glass (1937)
Suite da Quartetto

Il sassofono – lo strumento che Adolphe Sax inventò nel 1840 a Bruxelles – ha trovato solo nel Novecento un crescente impegno nella musica colta. Prima, nonostante gli entusiasmi suscitati a Parigi (Berlioz, Spontini, Meyerbeer e altri), aveva avuto uno sviluppo soprattutto nella musica militare, in quella da ballo e nel jazz.
Per far conoscere la letteratura più significativa di questo strumento, quattro fra i migliori sassofonisti italiani hanno costituito nel 1982 l’Ensemble Italiano di Sassofoni.
“Il quartetto di sassofoni – ha scritto Salvatore Sciarrino – è una formazione incredibilmente omogenea fra tutte e duttile, nata oltre cent’anni fa, tuttavia di rado impiegata al di fuori del jazz e dunque ancora da esplorare”. A questa esplorazione sono dedicate le pagine che Sciarrino stesso ha scelto in un’antologia aperta su secoli e generi diversi e che sarà interessante ascoltare accanto a quelle del giovane Françaix (1932), di Pousseur (un maestro, con Stockhausen, Berio e Maderna, dell’avanguardia europea negli anni ’50) e alle più recenti composizioni di Nyman e Glass.

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