Caricamento Spettacoli

« Tutti gli Spettacoli

  • Questo spettacolo è passato.

13 Gennaio 2011 alle ore 20:45

Chi ha paura muore ogni giorno*I miei anni con Falcone e Borsellino

di Giuseppe Ayala
con il contributo di Ennio Speranza
con Giuseppe Ayala e Francesca Ceci
direzione artistica e produzione Gabriele GuidiMind & Art

A quasi vent’anni dalla scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Giuseppe Ayala decide di raccontare la sua verità, mettendosi alla prova con una forma espressiva per lui nuova: il teatro. Tratto dall’omonimo libro, Chi ha paura muore ogni giorno racconta la storia di quegli anni e la straordinaria esperienza al fianco di Falcone e Borsellino (colleghi ma soprattutto amici), dando vita ad un “incontro-spettacolo” che ha per oggetto la Sicilia, Cosa Nostra, la giustizia e la politica italiana di allora e di oggi.
Sotto un grande albero di magnolia, simbolo palermitano della lotta alla mafia, fra racconti, musiche originali, filmati storici e perfino domande del pubblico, va in scena una storia di vittorie e di fallimenti, di speranze deluse e di luoghi comuni, primo fra tutti quello secondo il quale “le stragi fermarono il pool anti-mafia”. Scrive infatti Ayala: “il nostro lavoro non si arrestò per la reazione di Cosa Nostra; noi fummo fermati da pezzi delle istituzioni, dello Stato! È venuto il momento di chiarirlo”.

Dettagli

Data:
13 Gennaio 2011
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:
Stagione 2010-2011

Chi ha paura muore ogni giorno*I miei anni con Falcone e Borsellino

Contrazioni
Caricamento Spettacoli

« Tutti gli Spettacoli

  • Questo spettacolo è passato.

13 Gennaio 2011 alle ore 20:45

Chi ha paura muore ogni giorno*I miei anni con Falcone e Borsellino

di Giuseppe Ayala
con il contributo di Ennio Speranza
con Giuseppe Ayala e Francesca Ceci
direzione artistica e produzione Gabriele GuidiMind & Art

A quasi vent’anni dalla scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Giuseppe Ayala decide di raccontare la sua verità, mettendosi alla prova con una forma espressiva per lui nuova: il teatro. Tratto dall’omonimo libro, Chi ha paura muore ogni giorno racconta la storia di quegli anni e la straordinaria esperienza al fianco di Falcone e Borsellino (colleghi ma soprattutto amici), dando vita ad un “incontro-spettacolo” che ha per oggetto la Sicilia, Cosa Nostra, la giustizia e la politica italiana di allora e di oggi.
Sotto un grande albero di magnolia, simbolo palermitano della lotta alla mafia, fra racconti, musiche originali, filmati storici e perfino domande del pubblico, va in scena una storia di vittorie e di fallimenti, di speranze deluse e di luoghi comuni, primo fra tutti quello secondo il quale “le stragi fermarono il pool anti-mafia”. Scrive infatti Ayala: “il nostro lavoro non si arrestò per la reazione di Cosa Nostra; noi fummo fermati da pezzi delle istituzioni, dello Stato! È venuto il momento di chiarirlo”.

Dettagli

Data:
13 Gennaio 2011
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:
Caricamento Spettacoli

« Tutti gli Spettacoli

  • Questo spettacolo è passato.

13 Gennaio 2011 alle ore 20:45

Chi ha paura muore ogni giorno*I miei anni con Falcone e Borsellino

di Giuseppe Ayala
con il contributo di Ennio Speranza
con Giuseppe Ayala e Francesca Ceci
direzione artistica e produzione Gabriele GuidiMind & Art

A quasi vent’anni dalla scomparsa di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Giuseppe Ayala decide di raccontare la sua verità, mettendosi alla prova con una forma espressiva per lui nuova: il teatro. Tratto dall’omonimo libro, Chi ha paura muore ogni giorno racconta la storia di quegli anni e la straordinaria esperienza al fianco di Falcone e Borsellino (colleghi ma soprattutto amici), dando vita ad un “incontro-spettacolo” che ha per oggetto la Sicilia, Cosa Nostra, la giustizia e la politica italiana di allora e di oggi.
Sotto un grande albero di magnolia, simbolo palermitano della lotta alla mafia, fra racconti, musiche originali, filmati storici e perfino domande del pubblico, va in scena una storia di vittorie e di fallimenti, di speranze deluse e di luoghi comuni, primo fra tutti quello secondo il quale “le stragi fermarono il pool anti-mafia”. Scrive infatti Ayala: “il nostro lavoro non si arrestò per la reazione di Cosa Nostra; noi fummo fermati da pezzi delle istituzioni, dello Stato! È venuto il momento di chiarirlo”.

Dettagli

Data:
13 Gennaio 2011
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo: